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La Ferrari sta preparando varianti ad alte prestazioni dei suoi modelli più venduti, nell'ambito di un'offensiva di prodotto che rinnoverà quasi completamente la sua gamma nel 2025.
Sono in arrivo le versioni aggressive delle sportive Roma, 296 e SF90, che si affiancheranno alla già svelata F80, successore de LaFerrari. La 296, la SF90 e la F80 sono tutte ibride.
La spinta alle prestazioni arriva mentre l'azienda italiana entra nelle fasi finali della preparazione al lancio del suo tanto atteso primo veicolo elettrico, che farà il suo debutto il 9 ottobre al Capital Markets Day della Ferrari.
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L'ondata di nuovi modelli rappresenta un cambiamento di strategia per la Ferrari, che non punta a migliorare i volumi di vendita (tipicamente poco meno di 14.000 all'anno), ma a diversificare il mix di prodotti, vendendo un maggior numero di linee di modelli, ma ciascuna in numero minore.
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"Non vogliamo fare pochi modelli con molti volumi", ha dichiarato l'amministratore delegato Benedetto Vigna. "Crediamo che questo sia un po' contrario alla desiderabilità e non sia conforme alla nostra strategia di diventare sempre più un marchio di lusso".
Ecco cosa ci aspetta nel 2025...
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Il primo veicolo elettrico offre "molto divertimento".
È difficile sopravvalutare l'importanza del primo veicolo elettrico della Ferrari, che eliminerà l'elemento critico che ha definito quasi tutte le vetture stradali del marchio per 80 anni: il motore.
I prototipi avvistati finora hanno utilizzato vecchie carrozzerie di Maserati Levante, il che suggerisce che il nuovo modello potrebbe essere una proposta di guida più alta sullo stampo della Purosangue, il primo SUV della Ferrari.
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In effetti, l'elettrificazione si adatta a questa configurazione perché l'installazione delle batterie sotto il pavimento del veicolo richiede un'altezza libera dal suolo aggiuntiva, portandola a un'altezza tipica dei SUV.
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Naturalmente, la Ferrari potrebbe non utilizzare il tipico design "a skateboard", ma accentrare la massa attorno all'asse anteriore o posteriore. In questo modo la distribuzione dei pesi rispecchierebbe quella degli attuali modelli a motore anteriore e centrale.
In ogni caso, la priorità del marchio è che gli automobilisti "si divertano molto", ha dichiarato recentemente l'amministratore delegato Benedetto Vigna. "Quando faremo auto elettriche, le produrremo nel modo giusto", ha aggiunto.
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296 per ottenere una maggiore concentrazione
La versione più aggressiva della Ferrari 296 - un'auto sportiva che si è guadagnata le cinque stelle di Autocar nella versione standard - ha molto da offrire, seguendo le orme dell'acclamata 488 Pista e della 458 Speciale.
Le immagini dei prototipi immortalati durante i test nei pressi della sede Ferrari di Maranello, in Italia, suggeriscono che la più dura 296 è in linea per ricevere una serie di modifiche aerodinamiche. Tra questi, un importante spoiler a becco d'anatra nella parte posteriore e quello che sembra essere uno splitter anteriore più pronunciato.
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Si prevede che adotterà più o meno la stessa formula di queste auto, con un pizzico di potenza in più e una notevole riduzione di peso per migliorare il ritmo grezzo.
A titolo di riferimento, la 458 Speciale ha guadagnato 35 CV e ha perso 90 kg rispetto all'Italia su cui si basa, migliorando il rapporto potenza/peso di quasi 50 CV per tonnellata, ovvero del 13%. Con un trattamento analogo, la nuova 296, più aggressiva, otterrebbe circa 630 CV per tonnellata. Questo valore si confronta con i 557 CV per tonnellata dell'auto esistente e, per coincidenza, corrisponde quasi esattamente al rapporto della SF90 Stradale, ormai fuori produzione.
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SF90 in linea per superare i 1000 CV
Anche l'ammiraglia Ferrari, la SF90, riceverà il trattamento M. La precedente SF90 da 986 CV era rimasta leggermente indietro nella corsa alla potenza - con la nuova Lamborghini Revuelto che l'aveva superata con 1001 CV - e quindi la Ferrari dovrebbe alzare il tiro.
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È molto probabile che la SF90 M utilizzi la versione modificata del V8 biturbo da 4,0 litri e la configurazione ibrida plug-in della SF90 XX, focalizzata sulla pista, che eroga ben 1016 CV.
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Questo sarebbe sufficiente per mettere in ombra la Revuelto, che è l'auto più veloce ad aver partecipato a una prova su strada di Autocar.
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È probabile che le modifiche tecniche si concentrino anche sulla riduzione del peso. I 1570 kg di peso a secco della SF90 (1698 kg nel test su strada) ne ostacolavano la maneggevolezza al limite, soprattutto rispetto alla più leggera 296 GTB.
Revisioni mirate come queste potrebbero essere la chiave per liberare il potenziale sottostante che si è manifestato nella SF90 fin dal suo debutto.
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